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Quest’anno abbiamo vissuto in modo speciale la festa liturgica di frère Charles perché ci siamo ritrovati come Famiglia spirituale presente in Umbria: piccoli fratelli del Vangelo-Spello, piccole sorelle di Gesù-Assisi in numero consistente grazie alla presenza delle piccole sorelle Nomadi, cioè quella fraternità inserita in mezzo alle comunità dei cosiddetti «Rom»; e noi piccoli fratelli di Jesus Caritas. Non sono mancati alcuni dei nostri amici più fedeli.

Pregare insieme il 1° dicembre, in comunione con tutti i fratelli e le sorelle sparse per il mondo intero, quando si è da poco inaugurato il centenario della morte di padre de Foucauld, è stato veramente un evento bello e straordinario. Charbel 1È da sottolineare subito la dimensione universale della Famiglia che si concretizza ogni volta che i «discepoli» del beato Charles si incontrano. Un lungo pomeriggio di adorazione silenziosa davanti a Gesù-eucaristia, interrotta ogni tanto dalla lettura di qualche brano di frère Charles, la celebrazione eucaristica animata dai canti “multicolori” e – per chiudere in bellezza – la cena insieme hanno dato senso pieno alla festa! «Ecco come è bello e come è gioioso che i fratelli vivano insieme»…
La presenza di p.s. Paola Francesca, reduce di una lunga esperienza in Siria, e di un’altra piccola sorella della Giordania, ha favorito un’attenzione particolare alle triste vicende che continuano a martoriare le popolazioni del Medio Oriente e soprattutto le minoranze cristiane. Anche il luogo ci è venuto incontro, in quanto la cappella di Sassovivo, nota come “cripta san Marone” è dedicata al Padre del Libano, e poi aggiungiamo anche la presenza dell’icona e quindi la venerazione di san Charbel, “Sole d’Oriente”, come viene chiamato per la luminosità della vita di santità. Insomma, circondati dalla presenza di Maria, di san Giuseppe e dei nostri santi abbiamo gustato lo stare insieme.

Il centenario della morte di Charles de Foucauld potrebbe essere l’occasione propizia per rinforzare i legami di fraternità e di amicizia tra tutti i membri della Famiglia spirituale, non tanto in termini di iniziative da organizzare – dimensione che ci sfugge per natura! – Charbel 2ma in una intensa comunione spirituale e collaborazione concreta nella missione di custodire e divulgare il messaggio foucauldiano. Qualcuno forse sarà tentato di pensare che con l’avvento di papa Francesco e il suo sogno di vedere una Chiesa povera e di poveri, la Famiglia spirituale di frère Charles abbia ormai consegnato alla Chiesa il proprio carisma. No, a nostro avviso, la Fraternità ha molto ancora da dire, soprattutto in un mondo lacerato e avvolto da una «nebbia fitta», di un clima di sospetto, di sfiducia e anche di paura tra gli uomini. Siamo chiamati a essere piccole scintille, amava dire piccola sorella Magdeleine di Gesù, capaci di accendere il fuoco dell’amore e della fraternità tra le persone.

I colori dell’autunno, la preghiera silenziosa tra le «pietre vive» dell’abbazia e i volti sereni dei fratelli e delle sorelle ci hanno fatto pregustare il sapore delle grandi feste in arrivo: l’Immacolata concezione di Maria, la novena di Natale e soprattutto la nascita di Gesù, il principe della pace, nostro beneamato fratello e Signore.

fratel Oswaldo jc

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