Oggi, sabato 6 maggio 2017, un clima di vera gioia ha invaso la fraternità di Nazaret. Un giorno di gioiosa “occupazione” e di festoso ritorno di quasi tutte le Piccole Sorelle presenti in Terra Santa, nella casa in cui ha abitato fr. Charles.

L’occasione è stata il sessantesimo di professione religiosa di piccola sorella Teresa Qui. Vietnamita di origine, con passaporto vaticano per questioni legate alla situazione politica del suo paese nel momento in cui lo ha lasciato per entrare nella congregazione delle Piccole Sorelle di Gesù; nazaretana di adozione in quanto ha trascorso nella città di Gesù più di cinquant’anni di vita.

“Oggi è una festa molto bella non solo per le Piccole Sorelle di Gesù, ma anche per la Famiglia Spirituale di Charles de Foucauld e per la città di Nazaret tutta”. Queste parole hanno aperto l’omelia della Messa celebrata in arabo nella cappella del beato Charles. In un clima commosso e intenso di preghiera abbiamo fatto “eucarestia”, abbiamo “reso grazie” per una vita intera spesa nel servizio del Signore all’interno della nostra famiglia spirituale.

Erano presenti, come ricordato, quasi tutte le Piccole Sorelle di espressione araba come pure quelle di espressione ebraica. Una famiglia di vietnamiti accompagnati da un sacerdote, Bernard (vietnamita anch’esso), hanno rappresentato la famiglia ed il popolo a cui Teresa appartiene. Gli amici guanelliani erano presenti a ricordare l’antico legame che unisce le piccole sorelle all’opera don Guanella.

Le letture proclamate, scelte dalla diretta interessata, sono state particolarmente adatte per celebrare con gratitudine questa memoria e per descrivere i tratti spirituali di p.s. Teresa: la prima lettera ai Corinzi, il famoso capitolo tredici sulla carità; il vangelo delle beatitudini, la regola di vita fondamentale per qualsiasi persona che professi i voti nella vita religiosa.

Abbiamo reso grazie perché la fisionomia della carità e lo spirito delle beatitudini lo abbiamo potuto riconoscere a più riprese, e ciascuno attraverso l’esperienza personale, nella vita e nello stile di questa piccola sorella: “Grazie, Teresa, per la tua bella testimonianza che ci conduce alla conoscenza della spiritualità di Nazaret ed all’approfondimento di essa”. Con queste parole abbiamo espresso, noi Piccoli Fratelli e l’assemblea tutta, i sentimenti di profonda gratitudine per quanto il Signore ha fatto nella vita di Teresa.

Il pranzo seguito alla celebrazione è stato un momento conviviale all’insegna della gioia. La partecipazione di Monica, piccola sorella – clown, ha reso veramente singolare il momento di festa nel quale ci siamo sentiti tutti profondamente coinvolti.

Auguriamo a Teresa che possa proseguire il suo cammino sulla strada dell’amore e delle beatitudini perché possiamo godere, anche noi con lei, della presenza del Signore Risorto che si manifesta soprattutto nei poveri e nei bisognosi. E, come ha pregato lei stessa, questo dono di sé possa essere il suo modo di vivere che porti come frutto una morte anch’essa espressione del dono totale della sua vita, senza riserve.

fratel Marco jc

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