La parola “vocazione contemplativa” non soltanto non deve spaventarci, ma sarebbe grave per noi, per la Fraternità stessa, se non riassumesse il suo aspetto essenziale. Poiché se  l’altro lascito di fr. Charles – il lascito prezioso della carità fraterna, dell’amore universale – sembra a molti fra noi il più seducente, che valore avrebbe se il primo venisse a mancare? Non si può diventare “piccolo fratello universale” che attraverso la grazia di Gesù vivente nei nostri cuori: e Gesù può vivere pienamente in noi solo se acconsentiamo a scomparire, lasciandogli occupare l’intero spazio, lasciandolo compiere in noi, attraverso la contemplazione fedele, la sua opera d’Amore.

fratel Gian Carlo