È stato un primo dicembre molto intenso e ricco di “presenza” quello vissuto a Nazaret. Come abbiamo detto nel precedente post questa data ricorda il giorno della nascita al cielo del beato Charles de Foucauld e, certamente, qui è una festa molto sentita. Come ricordato più volte, infatti, fr. Charles ha vissuto tre anni, dal 1897 al 1900 nella città della santa famiglia.



Ciò che sorprende è rendersi conto di quanto la gente senta vicina la sua testimonianza e lo consideri ancora come un abitante illustre della città. La sensazione avuta, infatti, nel corso della giornata, è stata quella della sua discreta e silenziosa presenza che attraeva a sé molte persone, nella sua cappella, dove ha trascorso lunghe ore del giorno e della notte.

La forma che abbiamo voluto scegliere per celebrare il primo dicembre è stata quella di una giornata di preghiera, una sorta di ritiro spirituale per la città (riada ruhie annasira), iniziata con la celebrazione eucaristica in arabo assieme alle Sorelle, alle Clarisse, ai fratelli Guanelliani e ad altri amici che costituiscono il nucleo più stretto della nostra famiglia.

La giornata è proseguita con l’adorazione silenziosa durante la quale si sono susseguite molte persone, appunto attratte dalla presenza di fr. Charles e, soprattutto, del suo beneamato Fratello e Signore Gesù. Abbiamo in qualche modo vissuto l’intuizione di questo innamorato di Cristo che intendeva l’evangelizzazione come un’irradiazione della Presenza di Gesù che, dall’Eucaristia, si espande silenziosamente ma efficacemente ad ogni uomo.

E così queste presenze hanno attirato altre presenze che si sono susseguite nella cappella per incontrarsi, per fare compagnia, per parlare al Signore di loro, dei loro problemi e di quelli di questa terra.

fratel Marco