Inizio del guadoDomenica 6 aprile 2014: escursione programmata con il nostro carissimo amico Ibrahim, cristiano di Nazaret, che da tempo desiderava vedere il nostro eremo sul monte delle Beatitudini.

E così abbiamo organizzato un’uscita nella quale mettere insieme una giornata fraterna, una visita a luoghi affascinanti, da noi ancora sconosciuti e una capatina all’eremo per far conoscere il luogo e la nostra casetta ad Ibrahim.



C’erano due possibilità: il percorso «A» che prevedeva un giro a piedi più consistente nella zona chiamata «Urdun Jabaly» (alla lettera «Giordano Montano») ed il percorso «B» che invece, a detta di lui, consisteva in un giro a piedi più breve con l’attraversamento di un corso d’acqua. Per questo ha insistito che ci portassimo scarpe di ricambio.

La discriminante tra i due percorsi erano i 30 gradi di temperatura: sotto i 30, piano «A», sopra i 30, piano «B». Il caldo nei giorni scorsi si è fatto sentire, perciò è stato necessario muoverci per la seconda opzione: destinazione mulino Darbashye e poi visita alla fonte Ain-Ittini, nel nord di Israele, verso Dan e le sorgenti del Giordano.

Ha organizzato davvero tutto il nostro amico: la colazione a base di manaish, acqua e bastoni per il cammino, caffè con relativo fornellino, per finire poi con un sontuoso pranzo a base di carne.

DSC_0202La passeggiata si è rivelata un’autentica avventura, camminando in ruscelli di acqua fresca contornati da panorami stupendi, caffè preparato con i piedi a mollo, guado con l’acqua fino a sopra le ginocchia risalendo un vero e proprio torrente, discesa dentro il corso d’acqua appoggiati ai nostri indispensabili manici di scopa adattati a bastoni di appoggio, leggeri e funzionali.

Una giornata davvero bellissima con una guida esperta e premurosa. Rientrando verso il monte delle beatitudini non è mancato il percorso-safari con la Jeep di Ibrahim lungo la strada del piano «A», uno sterrato che domina dall’alto il Giordano in uno scenario stupendo, tra falchi, aironi, fagiani, mucche, cavalli, alveari e fiori meravigliosi.

Siamo arrivati all’eremo alle 15,30 dove abbiamo preparato un barbecue («mashawi») in piena regola, con ogni ben di Dio preparato e portato dalla nostra guida. Una giornata indimenticabile dunque che ci ha lasciato con una grande certezza: la voglia di ripetere un’altra esperienza simile al più presto.

fratel Marco jc