All’inizio di settembre, ansieme a Wilfried, Benino, Carmela e Linda ho avuto l’opportunità di tornare a San Terenzo, mio paese natale. L’occasione è stata la festa patronale della Madonna dell’Arena. La tradizione vuole che l’icona venerata sia stata trovata sulla spiaggia (da cui il nome) miracolosamente intatta dopo una tempesta. I santerenzini si rivologono a lei per le loro difficoltà, le loro preghiere e le loro fetiche e, nella storia si ricordano due eventi eccezionali nei quali hanno sperimentetato la sua materna intercessione: durante una epidemia di peste e durante la seconda guerra mondiale.

Il sei settembre dunque ho celebrato la prima Messa a S.Terenzo. E’ stato molto significativo per me tornarce, come piccolo fratello prete, nel luogo dove ho trascorso trentaquattro anni della mia vita e poter celebrare la Messa in parrocchia. Qui, oltre ad incontrare la mia famiglia, ho avuto il dono di ritrovare moltissimi amici e amiche, che non vedevo da diversi anni. La gioia è stata ancora più grande perchè alcuni di loro nel frattempo hanno messo su famiglia e così ho potuto conoscere anche i loro figli. Veramente, come mi è stato detto da un amico di Foligno, questi fatti sono concrettizazioni della tenerezza del Signore! E’ stata un’occasione anche per fare conoscere le bellezze della mia terra agli amici di S.Angelo dei Lombardi e così non sono mancate le escursioni a Lerici, Portovenere e Cinque Terre.

Ho proseguito poi il mio viaggio alla volta di Firenze dove ho incontrato un caro amico, don Luciano, che mi è stato particolarmente vicino nel cammino di fede. Insieme con lui abbiamo celebrato alla SS.ma Annunziata, chiesa che si trova a poca distanza dal duomo e che ha visto la nascita dei Servi di Maria. Per me è stato il pretesto per chiedere alla Vergine Maria di proteggermi nella mia strada e di mantenermi fedele al mio sì. Abbiamo fatto poi memoria di S.Teresina di Gesù Bambino, che lì ha sostato e pregato e abbiamo fatto visita  al sepolcro del santo sindaco di Firenze, Giorgio La Pira.

Scendendo verso sud sono arrivato in comunità a Sassovivo dove mi attendevano con gioia i fratelli. Anche qui è stata una grande occasione di incontro con vecchi amici, soprattutto nel momento più importante della celebrazione eucaristica, nella chiesa di Tenne e poi con Piero a Limiti in un anticipo della Festa di Santa Croce. La tappa di Limiti si può definire fondamentale, in quanto rappresenta il luogo della nascita della nostra comunità, quaratuno anni fa.

Una settimena dunque ricca di avvenimenti indimenticabili in cui si sono susseguite le celebrazioni in luoghi splendidi insieme ad amici e fartelli ancora più belli. 

fratel Roberto