Gianpiero 1Oggi lunedì 28 luglio, al mattino, il nostro amico Gianpiero Cacchiarelli, vero fratello nel beneamato Gesù, dopo aver combattuto la buona battaglia della fede durante i lunghi mesi della sua malattia, si è addormentato nel Signore. Non ci sono parole nostre per esprimere tutta la nostra gratitudine e la nostra vicinanza ai suoi cari, ma questo testo scaturito dalla loro fede e dalla loro esperienza possono essere più eclatanti di qualsiasi altro discorso.

Noi crediamo, ci affidiamo.

Il nostro credere è carico di domande che aprono nuovi cammini e schiudono orizzonti più vasti, un alito di vento su cui cerchiamo di orientare il nostro quotidiano e di dare un senso sempre più compiuto al nostro amore. È un credere che non riusciamo a concepire separato dalla speranza, dalla carità, dalla vita.

Crediamo in Dio Padre, e questa Paternità di Dio è lo specchio su cui proviamo a riflettere il nostro imperfetto e non compiuto “essere padre e madre”. Crediamo nell’onnipotenza di Dio perché siamo convinti che Dio è eterno, è pienezza di vita, è perfezione compiuta. Onnipotente perché lascia a noi creature il tempo di accogliere il dono a frammenti, continuando ad alimentare il processo della creazione. Crediamo nell’azione creatrice di Dio che offre continuamente possibilità, ma non si sostituisce mai alle creature, crediamo in un Dio Provvidente non nel senso che risolve tutti i problemi, ma nel senso che, ovunque l’uomo si venga a trovare, il Suo amore è tale che può condurlo al suo compimento, ma crediamo soprattutto che Dio non possa risolvere alcun problema storico se non ci sono creature che aprendosi alla sua azione indicano e realizzano la soluzione. Crediamo in Dio creatore e avvertiamo la responsabilità verso il “giardino”, verso la natura, la terra e l’umanità che Dio ha affidato alla nostra cura.

Riconosciamo il sigillo della sua azione creatrice nei figli che ci ha lasciato generare e in quelli che ci ha fatto accogliere e sentiamo la responsabilità di questo affidamento, di questo coinvolgimento nella sua azione creatrice.

Crediamo in Gesù Cristo, Gianpiero 3vero Dio e vero uomo, che ci ama e ci accompagna per le strade del mondo, nell’immensità della natura e dell’umanità di ogni uomo e di ogni donna. Crediamo in un Dio che si è calato nella storia per trasformare il mondo con l’amore, che incontriamo nella relazione e nell’esperienza di vita che si fa storia, diventa condivisione, compassione, accoglienza di tutti e in particolare di chi fa più fatica.

Crediamo nello Spirito Santo, in quel soffio di Vita che ci sorregge nella fatica, ci illumina nelle decisioni, ci accompagna e ci fa andare oltre… Crediamo nell’Amore, crediamo che tutti siamo chiamati all’amore e che tutte le vocazioni s’incontrano nell’amore che non è puro sentimento, ma è attenzione, rispetto, comprensione, fiducia, servizio, donazione, responsabilità. Guardiamo a Maria, icona dell’accoglienza del progetto di Dio per l’umanità, per pronunciar e come Lei il nostro “Eccoci”, abbandonandoci alla volontà del Padre. Crediamo soprattutto nella misericordia infinita del Padre che accoglie tutti, perdona tutti e gioisce nella festa della vita ritrovata.

Crediamo nella Chiesa pellegrina in questo mondo, nella chiesa popolo di Dio, nella chiesa che riconosciamo dove due o più sono riuniti nel suo nome, nelle minoranze abramiche che hanno trasformato il mondo e che continuano a sorgere là dove lo Spirito soffia, crediamo nella chiesa di Gesù di cui tanti fratelli e sorelle sono testimoni credibili nel silenzio, nella semplicità, nella radicalità del Vangelo, là dove sono chiamati a vivere. Viviamo e amiamo questa Chiesa storica così com’è, sapendo che è un’impresa affidata agli uomini con tutti i loro limiti. […]

Crediamo nel valore della vita comunitaria e crediamo nel nostro posto nella chiesa e nel mondo che ci sforziamo di scoprire gradualmente, convinti che dalla realizzazione del Suo disegno dipende la nostra felicità e quella delle persone che abbiamo accanto.

Crediamo nella comunione di spirito e fraternità con i santi, in particolare siamo grati a San Vincenzo de Paoli e a San Francesco d’Assisi che hanno illuminato la storia della nostra vita e ci affidiamo al Beato Giovanni della Verna e al Beato Charles de Foucauld che ci hanno preceduto e ci indicano le vie della pienezza dell’amore, le vie delle beatitudini… Crediamo che il progetto che Dio ha per ogni uomo è un progetto d’amore e che potremo alla fine “gioire” nella pienezza del nostro essere.

Crediamo nei “Cieli e nella terra nuova” che Dio ci ha promesso e preparato e che noi siamo chiamati a costruire insieme a Lui.

Crediamo che il Suo Regno è “Già, ma non ancora”, perché il Bene e il Male crescono insieme e noi siamo in cammino a volte stanchi, delusi, amareggiati, ma chiamati nell’oggi delle nostre comunità ad aprire gli occhi, a cogliere i germogli del Bene, a inventare nuovi sentieri, a far emergere qui ed ora i segni del Regno per esserne testimoni credibili.

Gianpiero e Manuela – settembre 2011

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