A poco più di un’ora di macchina dall’abbazia del Goleto in un territorio al confine tra il parco del Cilento e la Lucania si trova la bellissima ed immensa certosa di S. Lorenzo in Padula. La costruzione di tale certosa fu iniziata nel 1306 per conto del conte di Marsico Tommaso Sanseverino.

Di questo primo periodo rimane però solo il bellissimo portale ligneo della chiesa del 1374 e le volte a crociera della chiesa stessa.

E’ molto interessante notare “l’impianto costruttivo che nelle certose è sempre uguale in qualsiasi paese esse si trovino…Gli ambienti delle certose si dividono in “casa bassa” e “casa alta”: nella prima rientrano i luoghi di lavoro (depositi, granai, stalle, lavanderie,ecc.), la seconda, invece, è la zona di residenza dei padri, il regno del silenzio e della più stretta clausura. Questa netta divisione rispecchia in pieno le esigenze di un gruppo monastico composto sia da padri di clausura che da conversi…”. Probabilmente tale netta divisione tra padri e conversi fu uno dei motivi della delusione di fr. Charles nei confronti della vita monastica, che conobbe nella trappa. L’umile monaco che egli vide lavorare nei campi e che lo persuase a scegliere l’ordine trappista era, infatti, un converso e non uno dei padri, tra i quali i suoi superiori volevano che entrasse a far parte. Di qui probabilmente anche il suo deciso rifiuto a ricevere gli ordini sacri, i quali l’avvrebbero allontanato dai lavori manuali, che spettavano ai conversi illeterati e non ai padri colti.

Poco lontano dalla certosa a S.Giovanni in Fonte si trova un altro luogo affascinante: un battistero paleocristiano. L’antica vasca quadrangolare si trova sopra una sorgente e quindi l’acqua è sempre corrente o come dicono i padri apostolici acqua viva. L’acqua viva è infatti una delle modalità in cui si può ricevere il battessimo, anzi dai padri è la modalità auspicata. E’ veramente emozionante vedere gli scalini grazie ai quali i catecumeni scendevano nella vasca d’acqua viva per ricevere il battesimo e rinascere dall’acqua e dallo Spirito. Si racconta che normalmente l’acqua copriva solo i primi cinque scalini, ma alla preghiere del presbitero nella notte del battesimo raggiungeva e  copriva tutti e sette gli scalini. Chissà quante donne e quanti uomini sono rinati a vita nuova in questo luogo! (Le citazioni riguardanti la certosa di S.Lorenzo in Padula sono tratte dal sito internet ufficiale)

fratel Roberto