In questi mesi di maggio e giugno sono stati veramente molti i gruppi che sono passati da noi per un momento di preghiera e di silenzio Soprattutto comunicandi e cresimandi, sia delle parrocchie della diocesi che di fuori diocesi, hanno trascorso qui il ritiro in preparazione alla celebrazione del sacramento.

Probabilmente c’è stato meno silenzio ma è stata grande la felicità raccolta dei ragazzi un pò più grandi che hanno passato alcune ore qui con noi. Questa per me è stata un sorpresa, dato che pensiamo sempre ai giovani come privi di valori o attraverso altri luoghi comuni. Sono rimasto stupito soprattutto dell’attenzione che ho notato quando ad alcuni di essi cominciai a parlare di Charles de Foucauld. Chi li accompagnava si preocuppò perche non li sentiva più parlare. Fu increndile vederli sedere buoni buoni sotto la torre Febronia e starmi ad ascoltare senza interrompere fino alla fine. Potrebbe essere questo il miracolo per la canonizzazione di frere Charles? Devo dire che anche i bimbi più piccoli sono stati rispettosi, nei limiti del possibile, del luogo, e molto contenti del tempo trascorso insieme.

Questi avvenimenti sono stati per me una novità assoluta. Gli anni scorsi questi mesi erano infatti i più impegnati dallo studio e dalla preparazione agli esami, per cui non ho avuto modo di conoscere questo aspetto della vita della nostra fraternità. Inoltre ho potuto esercitare con gioia il ministero presbiterale, dato che molti parrocci ci hanno chiesto aiuto per le confessioni. Mi è capitato spesso di ripensare a ciò che disse un piccolo fratello, di cui non ricordo il nome, dopo aver confessato dei bimbi: “Oggi non ho sentito neppure un peccato veniale!”. Ricordo con piacere anche la visita di quasi cento aspiranti al diaconato permanente con le loro famiglie della diocesi di Napoli, accompagnati dagli amici don Enzo ed Elisa; il gruppo di azione cattolica adulti della cattedrale di Avellino accolti da Enrico ed Adele, marito e moglie che da diverso tempo frequentano la fraternità, venuti per affidare il loro gruppo alla Madonna; gli studenti della facolta di ingegneria Federico II di Napoli, che come ogni anno sono venuti a farci visita, la comunità dei gesuiti di S.Luigi di cui molti furono miei insegnanti, per una volta furono loro ad ascoltare me, e tanti tanti altri…

fratel Roberto