Se la doverosa capitale delle iniziative per la canonizzazione di frère Charles è stata Roma, il grande “affetto” di cui gode il nuovo santo ha generato festeggiamenti un po’ in tutto il mondo. Chissà che cosa avrà pensato lui, così attratto dalla vita nascosta di Gesù? Ma questa volta non si poteva contenere un’ondata di gioia che occorreva celebrare, pur con uno stile essenziale e familiare, ed ormai abbiamo notato e compreso tutti che l’interesse per la vita di san Charles e la sua fecondità spirituale oltrepassa di gran lunga i confini della “famiglia spirituale internazionale”!

Così anche a Nazaret noi e le piccole sorelle di Gesù presenti in Terra Santa, proponendo al vicario del patriarca, mons. Rafiq Nahra, di festeggiarlo dignitosamente, ma semplicemente con una Eucaristia bi-rito (romano e greco-cattolico) nella Basilica dell’Annunciazione (Charles si recava alla Grotta ogni mattina a pregare per l’Angelus e la prima Messa) siamo tornati a casa con quattro eventi!

Anzitutto l’adorazione eucaristica di ringraziamento: animata dai canti degli amici della comunità New Life e inframezzata dalla lettura di alcuni brani scritti da frère Charles lungo il pomeriggio del 15 maggio, ha visto la presenza di molti religiosi/e e nazaretani che si sono alternati a pregare nella Cappella della fraternità, ovvero il luogo dove il santo ha passato moltissime ore.

Quindi, in collaborazione col vicariato e le “Suore di Nazaret” congregazione che negli stessi giorni ha festeggiato i 200 anni di fondazione, un incontro di preghiera e testimonianza per i giovani venerdì 20 maggio. Partendo dalla vita e dall’esempio di De Foucauld, anche attraverso un video che ha visto come attori i ragazzi stessi, abbiamo affrontato il tema del “Può venire qualcosa di buono da Nazaret?… Vieni e vedi!”. Con molte brevi testimonianze, vocazionali e non, basate sulla “spiritualità del quotidiano” ed un breve tempo di adorazione.

Sabato 21 sera siamo stati invece invitati dalla Kehilla (i cristiani di origine e/o lingua ebraica) a festeggiare Charles dalle Clarisse di Gerusalemme, luogo dove ha soggiornato quattro volte, una delle quali per diversi mesi. Le suore hanno organizzato un vero e proprio museo con moltissimo materiale originale, come scritti, disegni ecc. in un piccolo locale che era la cappella provvisoria a fine ottocento; a loro va un grande ringraziamento perché rendono così accessibili queste “reliquie” a chiunque entri in monastero (si può vedere la maggior parte di questo materiale anche in un video da loro preparato: https://www.youtube.com/watch?v=I_1hEfg5RcI&feature=emb_title). Anche per questo evento l’incontro sfociava in un tempo di adorazione.

Il punto culminante è stata la celebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa e concelebrata dai vescovi melchita (Yousef Matta) e maronita (Moussa El-Haji), più altri sei vescovi e diversi preti nella Messa parrocchiale di Nazaret di domenica 29 maggio. Pensata per i fedeli del luogo, dunque interamente in arabo con i due cori latino e greco-cattolico ad alternarsi nell’animazione liturgica, ha avuto anche una “zyah” finale (processione con benedizione attraverso l’icona del santo) tipica delle feste maronite!

Nella sua omelia il patriarca ha sottolineato degli insegnamenti importanti che Charles lascia alla nostra Chiesa locale: anzitutto quello di non operare nella Chiesa alla ricerca dei risultati: la vita della Chiesa non porta frutto quando costruisce grandi imprese, ma diviene fonte di vita quando scaturisce dall’incontro e dall’amore a Cristo. Poi amare l’uomo, là dove si trova e così com’è, senza la pretesa di portare soluzioni, ma portando l’amore di Cristo. Infine la ricerca di una relazione serena con quanti non conoscono Cristo, e in particolare con l’Islam, tema in questo periodo così attuale e necessario. Non per convertire, ma per rendere testimonianza all’amore di Cristo, che ci rende tutti fratelli (a questo link troverete alcune foto della celebrazione: https://www.lpj.org/it/gallery/mass-for-the-canonization-of-charles-de-foucauld.html).

Qui invece il servizio del Christian Media Center su Charles de Foucauld: https://www.youtube.com/watch?v=ChIdrWtSz4U

Ad esser sinceri, mancano all’appello la Messa per la comunità greco-cattolica di Gerusalemme alla VI Stazione della Via Crucis e quella nella parrocchia latina di Betlemme organizzate dalle piccole sorelle di Gesù, ma… saranno celebrate nei prossimi giorni!

Dopo tutti questi riflettori sull’uomo che voleva passare come “un viaggiatore nella notte” e che per amore ha cercato di scendere sempre più per avvicinarsi a quell’ultimo posto che il Beneamato Fratello e Signore Gesù aveva preso, torniamo ora sereni all’ordinaria, più silenziosa e routinaria vita di Nazaret con la certezza che attraverso quell’amore e per quella “discesa” Charles è diventato il “famoso” fratello di tutti!

fratel Giovanni Marco jc