“Nutrendoci insieme dei doni del Signore” – Sassovivo 25 settembre/8 ottobre 2011

Ci siamo ritrovati per narrarci quanto “l’opera dello Spirito Santo va costruendo, giorno per giorno, nella vita di ciascun fratello” (Costituzioni, 7), sollecitati dall’espressione di san Gregorio Magno “Nutrendoci insieme dei doni del Signore” (in Vita S. Benedicti), che il nostro priore fratel Gian Carlo ha scelto come tema del Capitolo generale.

Siamo partiti da un sogno. Il Sogno di Dio sull’uomo che si è manifestato attraverso il sogno di Giuseppe di Nazaret. Con la biblista Ester Abbattista abbiamo ripercorso i sogni del “Giusto”, e compreso che “il suo agire realizzando la volontà del Signore è rispondere a un sogno che di volta in volta gli indica la strada da seguire”.

Il “sogno” che ci coinvolge ancora oggi, è quello di Dio sulla nostra vita che è stato rivelato all’inizio della nostra avventura comunitaria a fratel Gian Carlo ed ai primi suoi compagni nel fondare i Piccoli Fratelli di Jesus Caritas. Tale sogno s’inserisce in quello più grande di Charles de Foucauld, sulle orme del quale vogliamo continuare a mettere i nostri passi dietro al Beneamato fratello e Signore Gesù. Qui sono le radici e ad esse siamo tornati per approfondire identità e missione ed in essa restare e camminare saldi. Solo “se avrete amore gli uni per gli altri” che “riconosceranno che siete miei discepoli”. Un amore che si concretizza in un autentico stile di “mitezza e umiltà”, come ci ha suggerito il vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi presiedendo l’Eucaristia e l’elezione del Priore nella festa di san Francesco di Assisi. Un amore che si esprime anzitutto nella vita fraterna e che rappresenta il primo segno concreto di annuncio e di evangelizzazione.

In questa intuizione di Charles de Foucauld riconosciamo la parte fondamentale del nostro carisma ed in esso ci siamo nuovamente impegnati a vivere. Nel Capitolo generale abbiamo fatto esperienza intensa ed “assembleare” di confronto fraterno. Un confronto che ci ha accompagnati di giorno in giorno, all’insegna della trasparenza e della sincerità, anche se questo, in alcuni momenti, è costato fatica e disponibilità a mettersi sempre in discussione di fronte al fratello, nel cui volto incontriamo il Signore Gesù, nostra Pasqua.

Il clima intenso di preghiera ha segnato questi giorni rinnovandoci nell’intimità con il beneamato fratello e Signore Gesù. La dimensione contemplativa è un proprium della nostra vocazione.

Il servizio poi, per noi Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, si esprime in tutta l’ampiezza e la profondità della vita umana, senza limiti o restrizioni, con una prospettiva di evangelizzazione che si inscrive nell’annuncio del Vangelo che Charles de Foucauld stesso ha vissuto: evangelizzazione all’insegna della bontà e dell’amicizia. Senza particolari programmi da seguire, ma percorrendo strade concrete ed ordinarie alla sequela di Gesù, che rispondano al sogno di essere strumento nelle mani di Dio per una vita evangelica nella Chiesa. La piccolezza è il nostro stile; fr. Charles, non scelse cose grandi per realizzare la volontà di Dio, ma quelle normali e ordinarie della vita di Nazaret.

Sognare con Dio significa “mettersi in gioco in prima persona e attuare ciò che ancora non si vede”. Siamo in cammino, invocando la particolare intercessione di san Giuseppe perché il sogno diventi sempre più realtà e ci conduca in un vero cammino di santità che è “trasparenza” perché permette di vedere e far trasparire la bellezza di Dio.