Si sono celebrate oggi le esequie di mons. Arduino Bertoldo, vescovo emerito di Foligno, nella cattedrale di S. Feliciano gremita di fedeli e con la partecipazione di tutto il presbiterio della nostra diocesi, nonché di tanti confratelli da Civita Castellana e da altre diocesi, con la presenza inoltre di otto vescovi.

Alla celebrazione di ieri a Castelnuovo di Isola Vicentina in mezzo alla sua comunità di nascita ha fatto seguito questo secondo banchetto eucaristico nel luogo dove riposeranno le sue spoglie.

Siamo molto grati al vescovo Arduino Bertoldo che è colui dal quale siamo stati presentati alla Chiesa che ha accolto il nostro carisma. Lo abbiamo sempre sentito vicino e siamo sempre stati in grande sintonia spirituale.

Riportiamo alcuni stralci del discorso che ci ha rivolto in occasione del primo Capitolo generale dopo l’approvazione il 29 luglio 1999. Una testimonianza del suo grande amore al Signore ed alla Chiesa.

Bisogna che vi manifesti subito il mio pensiero…sono stato con qualche apprensione per il vostro Capitolo, l’ho sentito mio perché vi voglio bene. Mi sono letto bene tutti i documenti anche ieri, pioveva, ho preso la macchina e poi mi sono fermato a leggere tutto con attenzione. (…) Particolarmente sono stato colpito dagli appunti sul presbitero (…) del padre Voillaume.

Mi hanno impressionato questi appunti perché mi sembra siano entrati nel vivo del vostro essere monaci e apostoli insieme…mi ha colpito proprio quello che è il vostro desiderio e che riguarda la vostra missione. (…) Il primo dovere del piccolo fratello di Jesus Caritas è quello di essere apostolo nella posizione in cui si trova e dal dovere che deriva dall’ordinazione sacerdotale; se non è sacerdote, sarà il carisma della congregazione che gli darà il titolo per essere apostolo.

L’appartenere ad una congregazione, a un carisma particolare, non impedisce il processo di appartenenza alla Chiesa universale, all’apostolato universale, ma lo fortifica secondo quello che la Chiesa stessa affida al suo apostolo. Il piccolo fratello di Jesus Caritas aggiunge qualche cosa che è specifico, qualche cosa che è suo, che è connaturale alla sua formazione, alla sua disposizione. Questo però non è un optional o una cosa poco importante. Il concetto di apostolo che la Chiesa vuole, cioè il sacerdote, deve essere quello; poi c’è il carisma della congregazione, del modo cioè che lo Spirito ha suggerito per essere apostolo…Non sono due identità separate: son subordinate. Il Carisma è subordinato alla Chiesa ma non è un optional, è qualche cosa di essenziale per chi fa parte di questa istituzione, diventa il completamento ma secondo essenza non secondo forma. (…)

Il piccolo fratello di Jesus Caritas ha una chiamata particolare dentro una chiamata generale che è quella dell’apostolato della Chiesa, essere sacerdote, essere religioso dentro la Chiesa. Padre Voillaume ha messo a fuoco molto bene questo problema quando dice che questo è preminente, è un’esigenza totale all’apostolato del sacerdote secondo i dettami della Chiesa. (…)

È importante, questo vuol dire essere Chiesa, essere vera Chiesa. (…)

È la prima volta che negli scritti di un fondatore, di un religioso mi capita di avvertire così forte questo “sentire la Chiesa”. Qui il padre ha capito il vero senso della Chiesa e la posizione che il sacerdote deve avere di fronte ad essa. (…)

Voi siete particolari, singolari, siete diversi profondamente perché avete come primo principio della vostra vita la Chiesa locale: c’è l’inserimento vivo nella Chiesa attraverso la Chiesa locale.

Qui vorrei spendere due parole sul vostro carisma. Io ho seguito, come vi ho detto, con la preghiera, con affetto e anche con un po’ di apprensione questo vostro primo Capitolo. (…) Un po’ di apprensione poteva essere dettata dal fatto che questo primo capitolo doveva un po’ interpretare, entrare nel vivo del carisma.

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