« Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio » (Sal 83,6)

I primi giorni di agosto, qui a Sassovivo e nelle vicinanze, sono stati movimentati proprio a causa degli spostamenti e passaggi vari.

In Umbria, il primo appuntamento di notevole importanza è stato il 2 agosto per la festa del perdono. Da quando frate Francesco d’Assisi espresse il desiderio de voler “portarvi tutti in paradiso”, centinaia e migliaia di pellegrini si recano alla Porziuncola proprio per celebrare il sacramento della riconciliazione.

Da alcuni anni per la nostra Fraternità si sta consolidando il pellegrinaggio a piedi, da Sassovivo fino a Santa Maria degli Angeli, così anche questa volta ce l’abbiamo fatta! Partenza alle 05,30 per affrontare cinque ore di strada a passo sostenuto. Una breve sosta a metà percorso per il canto delle lodi e poi fino al traguardo. Le ore trascorse sulla strada, di fatto, diventano un momento di grande silenzio interiore e di preghiera. Tutti i credenti sappiamo che il pellegrinaggio è l’immagine per eccellenza che esprime il senso del nostro vivere: siamo tutti in cammino verso la patria, perché “la nostra patria è nei cieli” (Fil 3, 20); quindi è il pensiero della meta da raggiungere che rende gioioso il nostro camminare.

La festa di santa Chiara è il secondo appuntamento che attira altre folle da ogni parte. Molti gruppi e singole persone approfittano del loro soggiorno in questi luoghi per raggiungere l’abbazia di Sassovivo, una sosta quasi obbligata  per quanti organizzano un itinerario a piedi. Così non sono mancati i diversi gruppi di giovani che hanno condiviso con noi momenti di preghiera e di incontri vari.

Per concludere la pagina francescana ricordiamo volentieri due giovani novizi che vivono a san Damiano e hanno trascorso alcuni giorni da noi in preparazione alla loro professione in programma per i prossimi giorni.

Per quanto riguarda la “Famiglia spirituale di Charles de Foucauld”, in questa settimana sono in ritiro, ad Assisi, le sorelle della “Fraternità Jesus Caritas” (istituto secolare). Sono state qui il giorno 10, festa di san Lorenzo, per la celebrazione eucaristica, ecc.

Insomma, possiamo ben dire che l’accoglienza continua a occupare parte consistente delle nostre giornate e nonostante sia un servizio estremamente gratuito – chi è di passaggio, si ferma per rinfrancarsi e poi riparte forse anche per sempre -, tuttavia ci ricorda che siamo tutti in movimento, una certezza spirituale che diventa un progressivo incamminarsi, un decidere dal cuore il viaggi che conduce verso la meta santa, la sede dell’incontro con Dio.

 fratel Oswaldo