A molti sarà giunta la bella notizia che ieri papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul secondo miracolo attribuito a frère Charles, l’ultimo passo necessario per la proclamazione della sua santità. Questo in perfetto tempismo di Fratello Universale: il giorno dopo la festa per la fine del mese di Ramadan, il giorno prima della Shavuot ebraica, tra le solennità dell’Ascensione e della Pentecoste cristiana.

Chissà, forse in Cielo Charles di Gesù si starà facendo una grande risata sulle nostre “classificazioni” tra venerabili, beati, santi… ma lui, dei santi, cosa pensa? Per la vostra e nostra riflessione riportiamo due passi dai suoi scritti.

Che Charles interceda ogni giorno per noi presso il Beneamato Fratello e Signore Gesù! Deo Gratias!

Non esiste perfezione superiore a quella di Nostro Signore; è Lui la perfezione suprema, Lui il modello infinitamente e divinamente perfetto: Egli è Dio. Se certi santi hanno voluto spingere più oltre la povertà, lasciamoli seguire la strada che vogliono; noi seguiamo Gesù, solo Gesù, Gesù in tutto, sempre Gesù; guardiamo gli esempi dei santi solo quando siamo in dubbio sulla maniera in cui agirebbe Gesù in questo o in quel caso, e quando ci sembra che il modo di vedere o di fare di questo o quel santo indichi bene in una certa circostanza il comportamento di Gesù; però, non ci occupiamo dei santi altro che per aver aiuto, da questa o da quella parola, da questo o quell’esempio dell’uno o dell’altro, nell’imitare perfettamente il nostro modello unico Gesù. Come ha detto san Giovanni della Croce: «Guardiamoci dall’imitare completamente qualche creatura, tutte le creature; anche i più grandi santi hanno imperfezioni; se noi imitassimo completamente una di esse, il demonio è così fine che arriverebbe a farci imitare soprattutto ciò in cui quella è difettosa». Imitiamo interamente il solo Gesù!

(Charles de Foucauld, Opere spirituali, Paoline, Roma 1984, p. 188, su Luca 18,23-30)

Guardiamo i Santi, ma non attardiamoci nella loro contemplazione. Contempliamo con essi Colui la cui contemplazione ha riempito la loro vita. Approfittiamo dei loro esempi, ma senza fermarci a lungo né prendere per modello completo questo o quel santo, e prendendo di ciascuno ciò che ci sembra più conforme alle parole e agli esempi di Nostro Signore Gesù, nostro solo e vero modello, servendoci così delle loro lezioni, non per imitare essi, ma per meglio imitare Gesù.

(Charles de Foucauld, Opere spirituali, Paoline, Roma 1984, p. 11)