Mentre a Sassovivo siamo immersi in un mondo meraviglioso di colori naturali e di un sole stupendo che fa pensare inevitabilmente al paradiso nel senso pieno del termine, la festa di san Martino de Porres ci aiuta a non illuderci troppo pensando a un paradiso terrestre: viviamo in un mondo dove sentiamo e vediamo “di tutti i colori”…

Mi piace riportare un estratto da una meditazione che Padre René Voillaume scrisse da Lima (Perù) nel lontano 1951:

« Ieri sera sono entrato nella chiesa dei Domenicani e ho pregato davanti alla tomba del beato Martino de Porres, l’umile fratello mulatto. Avevo veramente voglia di parlargli di voi tutti […] Temo per voi, Piccoli Fratelli, vedendovi crescere in età e in numero. Temo vedendo l’entusiasmo della vostra generosità, vedendovi risentire con forza, dolorosamente in voi le ingiustizie, le sofferenze immeritate dei poveri, dei lavoratori, vedendovi partire verso uomini disprezzati a causa della loro razza o perché non si sono evoluti come gli uomini dell’Occidente, vedendovi abbordare delle civiltà diverse con tutta la vostra curiosità impaziente di capirle con simpatia; temo che soccombiate alle tentazioni che si accaniscono sul vero amore, temo che diveniate duri verso altri uomini, temo le tentazioni di stanchezza, di impazienza […] Ho sentito il bisogno d’andare a confidare questi timori a Martino de Porres, sicuro di essere capito, confidando che egli mi aiuterebbe a trovare le parole per dirvi ciò che ho in cuore da tanto tempo a questo riguardo, e confidando anche che egli accetterebbe di aiutarvi ad amare come lui seppe fare tanto bene. È difficile trovare la strada del vero amore! » (R. Voillaume, Come loro).

Le parole del Padre sembrano rivolte a chiunque si mette in cammino, alla ricerca del vero amore. Non importa quanto sia difficile trovare la strada giusta, ciò che conta è esserci sul sentiero e percorrerlo nella fedeltà e con la speranza che proprio la strada che percorriamo ci porterà in cielo!

fratel Oswaldo