Non possiamo non parlare di Pia. Le ultime due settimane sono state allietate dalla sua presenza nella fraternità di Nazaret.

Pia è un’amica di lunga data che da diversi anni non ha mai smesso di seguirci, anche attraverso il blog, interagendo con i suoi numerosi, fedeli e preziosi messaggi che ha lasciato qua e là dopo aver letto tutti i nostri articoli.



Una presenza discreta, ma molto significativa, capace di condividere con piccoli gesti, con la sua grande capacità di servizio e con la sua costanza nella preghiera, l’amicizia e la riconoscenza. Ma dobbiamo dire che il suo soggiorno è stato per noi un regalo prezioso del Signore perché ci ha dato modo, ancora una volta, di condividere la nostra vocazione con quella di una madre di famiglia, che ci ha fatto toccare concretamente i problemi e le gioie che i fratelli laici vivono in questo mondo un po’ dissestato.

La sua è un’esperienza di fede profonda e di grande curiosità, che si può scorgere nei racconti dei suoi numerosi viaggi, specialmente nei paesi tanto amati del mondo arabo. Un legame speciale però lo custodisce con la Terra Santa, verso la quale ha sviluppato una notevole sensibilità, non solo nei confronti dei luoghi che raccontano la storia e la vita di Gesù, ma pure verso i problemi concreti che i popoli e le persone vivono nella società di oggi.

Con lei abbiamo visitato alcune zone, ritornando agli splendidi paesaggi del nord di Israele, ai confini con Libano e Siria, e spingendoci nel cuore della Samaria toccando siti archeologici meno conosciuti ma non meno interessanti.

Più di ogni altra cosa, però, rimarranno nel nostro ricordo i giorni condivisi a Nazaret (con la sua incredibilmente morigerata alimentazione!!!), nella più grande semplicità. Infondo era questo il suo obiettivo principale: immergersi nella vita e nella spiritualità di Nazaret. Fra due giorni ritornerà alla vita quotidiana della sua famiglia a Montichiari. Ma questa partenza non comporta un distacco perché siamo certi della reciproca vicinanza e siamo sicuri che ci risentiremo in vari modi, non ultimo attraverso gli articoli e i commenti che sovente leggeremo su queste pagine.

fratel Marco