La Chiesa è essenzialmente la Chiesa della Risurrezione e perciò la gioia deve essere la caratteristica di ogni cristiano. Quando siamo tristi, scoraggiati di noi stessi, degli altri, delle cose, pensiamo che Gesù è glorioso seduto alla destra del Padre.

Poi c’è un’altra cosa (fra le mille e più che la Pasqua solleva alla nostra profonda meditazione): hai mai notato come le apparizioni di Gesù risorto, richiamino alla interiorità del Regno?

Il Signore non si mostra nel fulgore della divinità, ma si rivela nella intimità di una chiamata indirizzata al profondo di ciascuno.

Le apparenze: un giardiniere, un amico straniero che frigge i pesci per pescatori spossati, uno sconosciuto incontrato per strada, quantunque sempre con quella maestà che tanto aveva impressionato Pilato.

Ancora intimo il momento in cui lo si riconosce: al richiamo personale, “Maria”; al segno di una pesca finalmente fruttuosa; al gesto umile e quotidiano di spezzare il pane.

Richiami diretti per quelli che sanno, “sacramenti” dell’amore personale, realtà tutta interiore, che sanno percepire solo quelli abbastanza poveri da non aver bisogno della seduzione del prestigio ed entrano così nel mistero reale di intimità, il mistero delle Nozze.

Come allora, anche oggi Gesù risorto si rivela in una chiamata personale e lo si sente nell’intimità; momenti e intimità che ognuno dovrà scoprire specialmente nei fatti più comuni e familiari della sua vita.

Non possiamo inoltre dimenticare che la gioia della Pasqua è frutto di un Amore doloroso, lo è stato per il Signore e lo è anche per noi e se anche viviamo il cristianesimo sulle piazze e nello splendore delle cattedrali, è sempre un mistero di crocifissione e di immolazione; la santa Messa, anche se celebrata nella magnificenza di una cappella papale, è sempre la rinnovazione del Calvario.

Il coraggio redentore di Cristo deve passare in noi, ben sapendo che “il suo coraggio è un coraggio che trionfa”.

Così sia, così sia veramente come augurio pasquale per te, per me, per tutti gli uomini di buona volontà.

Buona Pasqua!

fratel Gian Carlo