Con la festa della conversione di S.Paolo (25 gennaio) termina la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In questo giorno, come di consuetudine, una delle tre diocesi irpine organizza una celebrazione ecumenica della Parola di Dio nella propria chiesa cattedrale. Quest’anno è stato il turno della diocesi di Ariano Irpino.

Dalle comunità cristiane di Gerusalemme è venuto l’invito a meditare sul brano degli atti degli apostoli 2,42-47 in cui si racconta l’unità della Chiesa nascente attorno all’insegnamento degli aposoli, alla preghiera, al tenere tutto in comune e allo spezzare il pane con letizia di cuore. La preghiera è stata guidata dai vescovi delle chiese di Avellino, di Ariano Irpino e di S.Angelo dei Lombardi; dal rappresentante dell’esercito della salvezza per le comutà riformate sig. Paolo Longo e da padre Nicodemo per la chiesa ortodossa.

E’ stato molto bello notare il diverso taglio che ciascuna delle tre confessioni cristiane ha usato nell’interpretazione dello stesso brano scritturistico. Il sig. Paolo Longo dell’esercito della salvezza ha evidenziato l’aspetto morale insistendo molto sulla croce di Cristo come fonte di salvezza a cui l’uomo risponde con il proprio impegno personale; padre Nicodemo con una lettura maggiormente spirituale ha posto l’accento sulla necessità di unità interiore per promuovere la comunione tra cristiani; i tre vescovi hanno sottolineato l’importanza di stringere legami fraterni non solo una volta all’anno, ma quotidianamente. Tutti sono stati d’accordo nell’affermare che l’unita dei cristiani si fonda sulla orazione di Cristo, che prega affinché siamo una cosa sola come Lui lo è con il Padre, il quale manda lo Spirito per questo fine.

Alla grazia dello Spirito dobbiamo rispondere con la nostra conversione come ci ricorda il decreto sull’ecumenismo “Unitatis Redintegratio” del Concilio Vaticano II al n. 7:”Ecumenismo vero non c’è senza interiore conversione; poiché il desiderio dell’unità nasce e matura dal rinnovamento della mente, dall’abnegazione di se stesso e dal pieno esercizio della carità. […] Si ricordino tutti i fedeli, che tanto meglio promuoveranno, anzi vivranno in pratica l’unione dei Cristiani, quanto più si studieranno di condurre una vita più conforme al Vangelo. Pertanto con quanta più stretta comunione saranno uniti col Padre, col Verbo e con lo Spirito santo, con tanta più intima e facile azione potranno accrescere le mutue relazioni fraterne”.

fratel Roberto