Da Bethfage a Gerusalemme a piedi. Così ha avuto inizio la nostra giornata quando, alle sei del mattino, ci siamo messi in cammino per raggiungere il Calvario per la celebrazione della Passione. Un po’ assonnati pensavamo di essere gli unici a girare per le vie della città, ma entrati nelle mura, ci siamo accorti che numerosi mussulmani in realtà stavano già uscendo dalla loro preghiera, freschi, sereni e con il famoso pane di Gerusalemme che emanava un profumo invitante.



Arrivati al Santo Sepolcro abbiamo ricordato la passione e morte del Signore. Per la grandissima affluenza di fedeli, soltanto Franklin ha avuto l’audacia di raggiungere la vetta del Calvario, mentre noi ci siamo accontentati di rimanere ai piedi della pietra dell’unzione.

Al termine della preghiera ci siamo recati in visita a san Pietro in Gallicantu, dove abbiamo ripercorso nuovamente le ore di prigionia di Gesù nella notte.

Di qui, la memoria della passione, è continuata nella via Crucis sulla Via Dolorosa. Un mare di gente ha accompagnato la croce e, tra preghiere, spintoni, pioggia e sovrapposizioni di processioni siamo arrivati alle ultime stazioni dentro il Santo Sepolcro.

Nel pomeriggio un po’ di meritato riposo, in attesa della veglia pasquale che qui celebreremo domani (sabato) mattina alle 6,30.