DSC_0056In questo post facciamo eco alla giornata per la vita religiosa in Galilea: ci fa piacere soprattutto condividere alcune foto che raccontano dell’incontro di domenica scorsa, 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al tempio.

Il monte delle Beatitudini come luogo dell’incontro, il lago di Tiberiade come sfondo, la condivisione sull’esperienza dell’amore di Dio ispirata ai numeri 264-267 della Evangelii Gaiudium come contenuto.



E poi la presenza di tante, tante nazionalità che compongono il mosaico della vita religiosa in Galilea. Sono presenti molti istituti di vita attiva, di vita contemplativa e di vita che potremmo definire «mista». I religiosi e le religiose così si trovano a svolgere differenti e numerosi servizi di vario genere: dalla preghiera alle scuole, al servizio nelle parrocchie, negli ospedali, nelle case di riposo, negli istituti per diversamente abili, nell’accoglienza, nella condivisione con i poveri, e in tante altre attività di vario genere. In tal modo la «vita religiosa» in genere, come spesso capita, risulta essere una vera ricchezza umana e sociale nella Chiesa e sul territorio, tanto da fare apprezzare quanto sia necessaria la presenza di persone che da tutto il mondo si trovano chiamate ad incarnare l’amore di Dio in questa Terra particolarmente significativa.

DSC_0041A coordinare l’incontro, la responsabile delle Religiose per la Galilea, suor Stefania Cantore, delle Religiose di Nazaret, coadiuvata per l’occasione da padre Hans, Gesuita che vive da una vita in Medio Oriente e nei paesi arabi in genere, e da père Philippe dei Betharramiti. L’incontro è stato davvero molto semplice e all’insegna della condivisione delle diversissime esperienze, tra le quali la nostra (e dei discepoli di frére Charles in generale) che si inserisce molto bene nel variegato mondo dei religiosi di Terra Santa.

Particolarmente significativa l’immagine delle tante candeline, sopra il mappamondo e sotto il Vangelo, a rappresentare tutti noi che intendiamo incarnare la presenza dell’amore di Dio all’incrocio di differenti culture, riti e religioni.

Davvero ci sentiamo di invocare la benedizione di Dio sulle vite di tutti e di chiedere l’intercessione di tanti fratelli e sorelle sparse per il mondo e che accompagnano il nostro cammino.

fratel Marco