Preghiera 1Chi conosce l’itinerario spirituale di frère Charles ricorda l’impatto che esercitò nella sua vita, da uomo che viveva «senza nulla credere e nulla rifiutare», la preghiera degli uomini dell’islam. La sincerità e la pietà dei pii musulmani che non conosceva il rispetto umano fecero comprendere al libertino Visconte de Foucauld che «c’è Qualcosa di più grande». Lo stesso shock ha causato in questi giorni la preghiera di molti calciatori durante le partite del campionato mondiale che si sta realizzando in Brasile.

Per chi non ha il dono della fede – peggio ancora per chi vede la spiritualità con ostilità – il gesto semplice di rivolgersi a Dio in un momento simile (penso alle partite seguite da milioni di credenti e non credenti) forse appare come un’occasione colta al volo per fare della preghiera uno spettacolo. Pensiamo alle critiche che ha ricevuto suor Cristina al momento di recitare il Padre Nostro dopo aver vinto… Certe volte si ha l’impressione che sia più lecito rilasciare delle dichiarazioni pesanti e volgari contro gli altri, magari contro persone costituite in autorità, oppure fare dei gesti che in se stessi sono un attentato contro la democrazia che rivolgersi al proprio Dio per lodarlo e ringraziarlo. Costa Rica's Keylor Navas prays before the second half

Dal nostro punto di vista, da credenti convinti che la preghiera sia un’esigenza esistenziale, dobbiamo saper cogliere il positivo e la sincerità con la quale gli uomini – cristiani o non – si rivolgono al proprio Dio. Anzi, alla scuola del Padre de Foucauld e della Fraternità (ma non solo loro), oggi più che mai sappiamo che la spiritualità cristiana ha avuto una sua evoluzione in relazione alla contemplazione, intesa come capacità di rimanere uniti a Dio.

Secondo René Voillaume – lo sosteneva già 50-60 anni fa –, l’evoluzione della spiritualità nella Chiesa sembra incamminarsi, in modo costante, verso una diffusione sempre più universale dei valori spirituali, che in principio costituirono il patrimonio di pochi: dopo essere apparsa più o meno riservata ai monaci, e più tardi ai religiosi o al clero, la realizzazione di un certo grado di unione con Dio attraverso la pratica della preghiera si presentò, successivamente, come un ideale accessibile a tutti i cristiani generosi, qualunque fosse il loro stato. Intanto la vita religiosa usciva dal chiostro con gli ordini mendicanti e penetrava tra le attività della vita apostolica con sant’Ignazio, la nascita degli ordini terziari metteva la perfezione evangelica alla portata dei laici, e san Francesco di Sales apriva alle anime pie i cammini della preghiera e dell’unione intima con Dio, in mezzo alla concitazione del mondo. Il padre de Foucauld e le Fraternità si situeranno su questa stessa linea di evoluzione della spiritualità e possiamo affermare, assieme a molti esperti in materia, che il loro apporto in tal senso è stato significativo.Preghiera 3

Meditando – sostiene José Maria Recondo – sul valore delle esperienze vissute dalle Fraternità nel corso degli anni, Voillaume considera che uno degli aspetti più importanti del messaggio che esse hanno da offrire non è solo l’affermazione della possibilità di una vita di amicizia con Gesù Cristo – amicizia fondata sulla preghiera contemplativa – ma dimostra anche che una tale intimità può essere cercata e raggiunta, per coloro che Dio chiama, nelle situazioni e stati di vita più diversi.

«Che tali atti di contemplazione – scrive Voillaume – appartengano alla perfezione della vita cristiana, alla quale ogni battezzato è chiamato, non potrei dubitarne, e meno che mai oggi, che l’evoluzione stessa delle forme di vita religiosa e degli stati di consacrazione nella Chiesa tende a provare, nell’esperienza stessa che di ciò han fatto, che la contemplazione può essere acquisita, non solamente negli istituti integralmente consacrati alla vita contemplativa, ma in altre forme di vita religiosa inserite nel mondo, negli istituti secolari, o perfino in seno ad attività temporali della vita laica, a patto che vengano rispettate le condizioni essenziali di una vita cristiana autentica».

fratel Oswaldo jc

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