Non si finisce mai di scoprire questa terra, con angoli sempre nuovi che colpiscono per l’interesse culturale, archeologico, storico o naturalistico. E così, con il nostro carissimo amico George, recentemente abbiamo visitato un angolo ancora ignoto nei dintorni del lago.
Si tratta della piscina di Meshoshim (in ebraico, alla lettera «esagoni») nella Riserva Naturale di Yehudiya. Vi si arriva costeggiando il lago oltre l’ingresso del Giordano in direzione Katsrin nelle colline centrali del Golan. Le alture immediatamente adiacenti al “mare di Galilea” presentano diversi corsi d’acqua che hanno il loro letto in piccoli canyon, di dimensioni talvolta molto ridotte, ma senz’altro molto suggestivi ed interessanti.
Abbiamo dunque percorso a piedi un tratto di sentiero per raggiungere il livello del torrente e lo abbiamo per così dire accompagnato a riversarsi nella piscina di Meshoshim. La caratteristica singolarissima di questo luogo è la presenza di rocce basaltiche (di origine lavica) di forma esagonale che in un lato della piscina costituiscono delle vere e proprie colonne che fanno da cornice alla riserva d’acqua. Le rocce disegnano dei veri e propri esagoni talvolta di forma assolutamente precisa che fanno pensare a quanto la natura sia capace di stupire con fenomeni così interessanti.
Il luogo è meta privilegiata di visite guidate, ed è particolarmente adatto ad essere studiato da un punto di vista naturalistico grazie alla presenza di specie animali e vegetali molto singolari.
Le immagini che si possono ricavare sono anche stimolo per molti fotografi a recarvisi e ritrarre questo scenario surreale da prospettive interessantissime. Nella nostra visita ne abbiamo incontrato uno che, indifferente alla temperatura dell’acqua camminava nella piscina immerso fino al ginocchio pur di immortalare il luogo da una angolazione originale.
La nostra giornata è proseguita spostandoci verso un piccolo parco in cui si trovano le sorgenti di un altro corso d’acqua. La visita a questa zona è stata l’occasione per un fraterno pasto in mezzo ad altri gruppetti di turisti che godevano della bella giornata e del clima mite.
Prima del rientro a casa c’è stato il tempo per una sosta al suggestivo punto di osservazione “Vista Pace” e sul confine tra Israele, Siria e Giordania.
Pubblichiamo le immagini che speriamo possano rendere almeno un poco la bellezza dei luoghi che abbiamo avuto la fortuna di contemplare.
fratel Marco jc
Le foto, come sempre, bellissime mi immergono in un luogo spettacolare che la natura offre,
a chi la vuole guardare con meraviglia, e poi ringraziare e benedire chi ce l’ha donata.
Grazie Marco e un caro saluto a George.