20160225_154214Un’espressione che ritorna diverse volte in fraternità sottolinea come il tempo davvero passi veloce. Ma questo speriamo sia il segno di una vita vissuta intensamente, come Piccoli Fratelli, alla sequela del nostro «Beneamato Fratello e Signore Gesù».

E così anche quest’anno centenario dalla morte di fr. Charles sta scorrendo rapidamente sui binari della nostra esistenza e ci ritroviamo, qui a Nazaret, già al terzo appuntamento importante di questo percorso. Abbiamo iniziato con una bella «serata di apertura», per proseguire poi con la «24 ore di preghiera per la pace» in occasione della festa di Charles de Foucauld, il primo dicembre scorso.

La prossima settimana sarà la volta di una Tavola Rotonda per la città di Nazaret, organizzata assieme al Movimento Sabeel di cui abbiamo già parlato precedentemente. Abbiamo pure la gioia della presenza delle Piccole Sorelle di Gesù che, dall’inizio dell’anno, sono tornate in pianta stabile nella loro fraternità di Nazaret.

20160225_154240Nel corso della preparazione ci siamo interrogati su quale sia il messaggio, attuale e urgente, che fr. Charles può dare alla città che Nazaret è oggi diventata. Ci è sembrato che, a partire dalla situazione non facile di questa regione del mondo, un tema molto importante sia quello della «fraternità universale».

Così è nata l’idea di una serata nella quale partire proprio da Nazaret, dal tempo di Charles de Foucauld, per spingerci poi fino ad uno punti più interessanti della sua spiritualità, quello della fraternità universale. Il titolo sarà dunque: «Nazaret, sorgente della fraternità universale. Nel messaggio di Charles de Foucauld». La serata sarà interamente in lingua araba proprio perché pensata e rivolta alla cittadinanza, sperando anche nella partecipazione dei nostri fratelli mussulmani. Tra coloro che interverranno infatti, il ricercatore – storico Khaled Awad appartiene alla religione islamica e si occuperà di presentare la fisionomia di Nazaret proprio negli anni in cui ci ha vissuto il beato Charles. Lo farà attraverso la proiezione e il commento ad alcune immagini tratte da un suo libro fotografico sulla Nazaret storica. Un viaggio nella memoria che, siamo sicuri, riempirà di commozione e nostalgia molti dei partecipanti.

Le immagini e i colloqui con il nostro esperto saranno accompagnate da un musicista molto conosciuto, Elias Qassis, che con il suo liuto aiuterà la nostra immaginazione ad entrare in modo ancor più diretto nei meandri della storia di questa singolarissima città, attraverso musiche palestinesi originali risalenti circa a quell’epoca.

DSC_0201La dottoressa Suzy Srouji invece offrirà una testimonianza sulla figura di fr. Charles a partire dalla sua esperienza familiare, molto legata alle Piccole Sorelle ed al loro arrivo a Nazaret. Il suo nonno fu tra i primi che accolsero le Sorelle e tra le altre cose, ricorda la mamma di Suzy, il buon nazaretano non voleva che le nuove arrivate si procurassero un telefono perché, diceva,«devono venire a chiamare da casa nostra tutte le volte che ne hanno bisogno».

L’intervento principale sarà affidato al Patriarca emerito di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, che guiderà l’assemblea nell’argomento cruciale della serata: la fraternità universale, a partire dalla testimonianza di Charles de Foucauld. Tutti conoscono la sua particolare sensibilità verso questo tema, soprattutto in relazione alla situazione attuale della società israeliana e palestinese e del Medio Oriente in generale. Toccherà molti aspetti dal profondo significato spirituale, che offrono indicazioni estremamente concrete per la vita quotidiana degli abitanti di Nazaret.

Il tutto sarà animato dal conduttore radiofonico e insegnante Fahmi Farah che lavora presso una importante radio locale (Iza’ti-is- Shams, «la radio del sole») seguita da moltissime persone. La sua conduzione prenderà ispirazione in particolare da un importante articolo di Lutuf al-Hagg, padre della nostra carissima amica Violette Khoury (presidente di Sabeel a Nazaret) apparso nella rivista «Al-Rabita» nel settembre del 1950, a meno di un anno dall’arrivo delle Piccole Sorelle nella città di Gesù.

Non ci resta che attendere con gioia e trepidazione questo nuovo appuntamento, affidandolo alla preghiera di tutti perché sia per Nazaret un’occasione importante per riscoprire l’eredità che il nostro beato Charles ci ha lasciato.

fratel Marco jc

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