Il primo dicembre è una data fondamentale per la vita delle fraternità legate a fr. Charles di Gesù. In questa data, 94 anni fa, il 1۫ dicembre del 1916, moriva nel deserto del Sahara a Tamanrasset. Nella stessa data è posta la memoria liturgica del Beato Charles de Foucauld. Ci piace riprendere alcune sue parole per vivere bene questo giorno e per fare memoria di lui.

La seguente citazione descrive in sintesi quello che è stata l’intuizione fondamentale della sua vita e il suo primo obiettivo:

Disegno del villaggio di Nazaret ai tempi di fr. Charles, fatto da lui.

«Prendi per obiettivo la vita di Nazaret, in tutto e per tutto, nella sua semplicità e la sua ampiezza, servendoti del regolamento come un direttorio che ti aiuti per certe cose a entrare nella vita di Nazaret; per esempio, fino a quando i Piccoli Fratelli e le Piccole Sorelle siano pienamente stabiliti, niente abito – come Gesù a Nazaret –; nente clausura – come Gesù a Nazaret -, niente casa lontana da un luogo abitato, ma vicino a un villaggio, – come Gesù a Nazaret -; non meno di otto ore di lavoro al giorno (manuale o altro, fin dove è possibile manuale) – come Gesù a Nazaret -; né una grande proprietà, né una grande abitazione, né delle grandi spese, e neppure delle grandi elemosine, ma una estrema povertà in tutto – come Gesù a Nazaret…-. In una parola in tutto: Gesù a Nazaret» (Carnet de Tamanrasset, 46).

Con altre parole approfondisce il senso della vita di Nazaret e in genere la vita di chi si riconosce credente:

«Tutta la nostra vita, per quanto muta essa sia, la vita di Nazaret, la vita del deserto, così come la vita pubblica, devono essere una predicazione del Vangelo mediante l’esempio; tutta la nostra esistenza, tutto il nostro essere deve gridare il Vangelo sui tetti; tutta la nostra persona deve respirare Gesù, tutti i nostri atti, tutta la nostra vita devono gridare che noi apparteniamo a Gesù, devono presentare l’immagine della vita evangelica; tutto il nostro essere deve essere una predicazione viva, un riflesso di Gesù, un profumo di Gesù, qualcosa che gridi Gesù, che faccia vedere Gesù, che risplenda come un’immagine di Gesù…» (M.S.E. 314e).

Partendo dalle sue riflessioni, non sappiamo quanto sarebbe contento di ritrovarsi nella prima pagina di un blog, di per sé leggibile in ogni angolo della terra. Ma siamo certi che parlare di lui e ripetere le sue parole, fa bene a noi e, speriamo, anche a chi ci legge.

Buona festa di fr. Charles a tutti!!!

fratel Marco