Quest’anno il Natale di Nazaret è stata ed è un’esperienza del tutto particolare.

Anzitutto la visita e la permanenza di mamma Gina e papà Sergio che allietano i nostri giorni con la loro semplicità e simpatia, e non di meno con le loro prelibatezze culinarie che hanno conquistato italiani e non. Erano con noi pure Magali, una carissima amica francese che con noi condivide da tempo la preghiera del mattino e una delicata e profonda amicizia e il nostro fratel Riccardo del ramo maschile della congregazione di Madre Teresa di Calcutta.

Come sempre poi la festa ci unisce alla comunità dei Guanelliani con i quali si passa il giorno di Natale.

A Nazaret inoltre questo giorno santo e la vigilia diventa occasione di festa per l’intera città, grazie anche alla tradizionale sfilata degli scout di ogni confessione cristiana. Spesso si uniscono a questa manifestazione pure gli scout musulmani, che in passato, proprio attraverso la loro partecipazione, hanno dato un forte segno di distensione nel rapporto tra i nazaretani di diverse religioni.

Quest’anno però, per noi abitanti cristiani di questa terra, il sapore del Natale non è stato soltanto dolce e gentile.. Sulle TV europee è passata la notizia di un grave incidente automobilistico sulla strada che dal nord di Israele porta verso Gerusalemme e Betlemme. Tre suore hanno perso la vita proprio nell’itinerario che le portava alla città simbolo del Natale e del presepio; il luogo che ha visto la nascita del bambinello Salvatore… La notizia ci è giunta proprio alcuni minuti prima della celebrazione eucaristica della notte (che per la verità qui era alle 19,30). Nella fede possiamo dire che esse si sono raccolte in adorazione del Figlio di Dio di fronte al suo volto nel suo Regno, ma è stato davvero un pesante colpo. Ci piace ricordarle qui, semplicemente, per chiedere preghiera e condivisione particolarmente con la loro congregazione religiosa, così duramente provata.

fratel Marco