Sono ormai diversi mesi che accogliamo, nella nostra fraternità un appuntamento mensile di preghiera: la preghiera di Taizè. Un gruppo di giovani nazaretani, che sono stati più volte nella comunità francese fondata da frère Roger Schutz, da alcuni anni portano avanti questa iniziativa nella città di Nazaret. É un’occasione, semplice ma significativa per custodire ed alimentare un messaggio di pace e di comunione, per continuare quel “pellegrinaggio di fiducia sulla terra” ispirato dall’esperienza e dalla vita di fr. Roger.

Un gruppetto di nazaretani con alcuni volontari e qualche religioso si uniscono per pregare nell’ascolto della Parola e nel silenzio. Ci sono ovviamente cristiani appartenenti ai diversi riti, con anche alcuni del mondo protestante: un piccolo segno di “ecumenismo dal basso” che si esprime nella preghiera comune. Nella nostra cappella, così, risuonano i canti tipici di Taizè, che attraverso la ripetizione di brevi frasi bibliche o patristiche, aiutano l’interiorizzazione dell’annuncio cristiano.

Ieri sera la nostra preghiera aveva una speciale intenzione di intercessione per un nostro caro amico, Maroun, che da sempre prende parte a questo appuntamento e che ora si trova in ospedale in condizioni serie… La nostra preghiera è stata particolarmente per lui e per tutti i suoi cari e chiediamo a quanti leggono di unirsi alla nostra orazione.

Siamo felici di questo, come di altri appuntamenti, perché ci aiutano ad inserirci, attraverso cose semplici, nella vita di persone che vivono accanto a noi. Certamente siamo molto lontani dalla Chiesa delle grandi folle, ma ci sentiamo, nel nostro piccolo e nella nostra povertà, più vicini allo stile del nostro fratello Charles che invita a farsi accogliere, più che accogliere, vivendo nelle normali relazioni della vita, un vangelo che viene offerto e ricevuto.