Come molti sanno anche da questo sito, la preghiera di Taizè è uno degli appuntamenti mensili che ci legano alla gente ed in particolare ai giovani di Nazaret. Da tempo infatti con la famiglia Mazzawi proponiamo questo momento di incontro e preghiera secondo lo sile e le modalità della comunità di Taizè.



In questi giorni abbiamo avuto la grande gioia di ospitare nella nostra cappella una persona speciale, frère Emile della comunità di Taizè, venuto in Terra Santa per un giro di contatti e di testimonianza tra la gente di questo paese. Con Basil, l’infaticabile e tenace organizzatore della preghiera, abbiamo così messo a punto una “due giorni” molto semplice ma altrettanto profonda e significativa. Lunedì sera la preghiera, con la cappella piena di giovani e meno giovani, desiderosi di immergersi nel silenzio e nel canto, e di conoscere questo fratello canadese venuto dal piccolo ma ormai insostituibile polmone spirituale della Francia e dell’intera cristianità.

La sera successiva con  i tre fratelli Basil, Rami e Naim, abbiamo organizzato un incontro sul Vangelo. Il brano, o meglio, il versetto proposto da Emile è stato l’incipit delle beatitudini secondo Matteo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3). Nella meditazione ci ha proposto di indiviuare quali fossero le nostre resistenze per una scelta di povertà. Sì, perchè la beatitudine, più che uno stato, è un cammino che si apre attraverso la decisione di prendersi il rischio di seguire la Parola e di affidarsi (abbandonarsi) unicamente ad essa, senza nessun’altra garanzia se non la Parola stessa.

È stato un momento di grande respiro spirituale, necessario e importante a detta di molti partcipanti. Ci auguriamo che questa visita possa ridare vigore al nostro appuntamento mensile e suscitare un desiderio sempre più ampio di accogliere e seguire la Parola, in qualunque condizione o stato di vita.

fratel Marco