In questi giorni a Sassovivo abbiamo ricevuto la visita di padre Mounir Khairallah che è stato nominato Vescovo della diocesi libanese di Batrun.

È uno strano gemellaggio quello che c’è tra la nostra antica abbazia e il paese dei cedri, che risale al 1130 quando venne portata ai monaci la testa di San Marone, fondatore della chiesa del Libano. In occasione del giubileo del 2000 questa reliquia è stata riportata a casa sua e da questo episodio è nata una solida amicizia con la chiesa maronita di Batrun soprattutto nella figura di padre Mounir che era il parroco della cattedrale di quella città.

In occasione della giornata mondiale della gioventù di Roma infatti ha portato un bel gruppo di giovani in pellegrinaggio e sono stati accolti dalle famiglie delle nostre parrocchie e l’anno seguente un gruppetto di folignati ha restituito la visita…e i contatti non si sono mai persi.

Stamani abbiamo avuto la gioia di celebrare l’eucaristia con padre Mounir e con il nostro vescovo Gualtiero.

Durante l’omelia il futuro vescovo di Batrun ha detto che come nel 1130 la reliquia di San Marone venne portata a Sassovivo per preservarla dai pericoli derivanti dalle persecuzioni in corso nel medio oriente, così anche oggi i cristiani di quelle terre sono minacciati da tante ostilità e pericoli e devono sentire la vicinanza delle altre chiese nella preghiera e nella condivisione delle sofferenze.

La bella testimonianza di padre Mounir di prete della chiesa maronita ormai alla vigilia dell’ordinazione episcopale ci ha toccati soprattutto per il suo amore per il Libano, per la sua gente, perché cresca il dialogo e si intensifichino gli sforzi per la pace…tutto questo ci auguriamo che lo Spirito possa compiere anche attraverso di lui.

fratel Gabriele