Il 2017 non è un anno di Capitolo soltanto per noi Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, ma lo è pure per le Piccole Sorelle di Gesù, la grande fraternità che da sempre ha accompagnato e sostenuto la nostra comunità.

Dalla prima piccola sorella di Gesù, petit soeur Magdeleine, fondatrice della congregazione, madre premurosa non solo per le sue figlie, ma anche per gli altri rami della famiglia spirituale, fino a piccola sorella Dolores-Francesca, il legame non si è mai interrotto, anzi si è approfondito e ampliato. Durante il precedente capitolo, nel 2011, una tappa del loro cammino di incontri si è svolta proprio nella nostra abbazia di Sassovivo per una giornata di fraternità e di preghiera.

ps Dolores-Francesca è la seconda alla sinistra di fratel Gian Carlo

Come indicato nella breve presentazione sul loro sito, Dolores-Francesca, “61 anni, spagnola, di origine catalana”, non era tra le piccole sorelle capitolari. È stata pertanto raggiunta nella sua fraternità  in Brasile dove ricopriva l’impegnativo incarico di coordinatrice per le fraternità delle Americhe (del Nord e del Sud) e, “dalla fine del mondo” ha accolto gli esiti della elezione con spirito di ascolto e di obbedienza e si è precipitata per congiungersi con le sue sorelle ed iniziare così il suo ministero di responsabile generale. Succede a piccola sorella Maria Chiara alla quale va il nostro pensiero e la nostra gratitudine per il servizio svolto durante l’ultimo sessennio.

Accompagneranno piccola sorella Dolores-Francesca in questo incarico molto importante le consigliere elette: Anitha, indiana, coordinatrice delle fraternità in Asia; Christine-Erica, libano-francese, responsabile uscente della formazione; Eugeniya-Kubwimana, ruandese, ha accompagnato gli ultimi due anni comuni; Monika-Greti, austriaca, regionale dei 6 Paesi dell’Europa Sud-Est; Virgine-Hanan irachena, regionale di Libano-Siria.

Nei giorni del loro capitolo hanno anche avuto la grazia di un incontro particolare con papa Francesco che, al contrario di quanto ci si poteva aspettare, non si è limitato ad un breve saluto ma ha rivolto loro un vero e proprio discorso ricco di indicazioni preziose e profetiche. Accenno soltanto ad alcuni punti da lui trattati perché riteniamo possano essere un contributo prezioso per tutti coloro che fanno parte a diverso titolo del gruppo dei seguaci di Charles de Foucauld.

Riferendosi all’obiettivo, tipico per un Capitolo Generale, di ritornare alle origini ha affermato il Papa: “E’ importante, di vitale importanza per voi ritornare continuamente a questa esperienza originaria della vicinanza di Dio, che si dona mite e umile a noi per salvarci e ricolmarci del suo amore. E questo amore di Dio deve esprimersi più nell’evangelizzazione dei gesti che delle parole: il sorriso, il silenzio, l’adorazione, la pazienza. Mi viene in mente quel dialogo tra la quercia e il mandorlo. La quercia disse al mandorlo: “Parlami di Dio”, e il mandorlo fiorì. Questo è quello che la Chiesa chiede a voi: fiorire, fiorire in gesti d’amore di Dio”.

Guardando al presente ed al futuro Papa Francesco ha invitato le sorelle a “non aver paura di andare avanti, portando nei vostri cuori il piccolo Bambino Gesù, in tutti i luoghi in cui ci sono i più piccoli del nostro mondo. Rimanete libere da legami con opere e cose, libere per amare coloro che incontrate, dovunque lo Spirito vi conduce. Libere per volare, libere per sognare”. Questo invito e augurio, foriero di autentica spiritualità, mi sembra un punto essenziale per la nostra vita. La libertà da tutto per amare tutti al di là di ogni interesse di qualsivoglia natura. Qui stanno il nostro messaggio e il nostro carisma.

Il Papa si concentra poi brevemente sulla grande priorità della vita religiosa: “Abbiate a cuore la qualità della vita fraterna nelle vostre comunità. Nonostante le prove, Piccola Sorella Maddalena, seguendo Gesù povero tra i poveri, trovò la vera gioia, una gioia che ella condivise con tutti, a partire dalle sue sorelle. La semplicità e la gioia appartengono alla vita consacrata, e in un modo particolare alla vostra. Il Bambino Gesù a Nazareth era gioioso, Egli ha sicuramente giocato e riso con Maria e Giuseppe, con i bambini della sua età e con i vicini di casa. Per ritrovare il gusto della vita comunitaria, bisogna cercare sempre la semplicità, l’affetto, le piccole attenzioni, il servizio, la meraviglia”.

Ed infine ha tratteggiato lo stile delle Piccole Sorelle in poche battute ricche di stima e di gratitudine: “La fraternità vissuta tra di voi apre i vostri cuori alla fraternità verso tutti. La vostra Fondatrice vi ha invitato a farvi «arabi tra gli arabi, nomadi tra i nomadi, lavoratori tra i lavoratori e, soprattutto, umani tra gli esseri umani» (Annie de Jésus, La Piccola Sorella Maddalena di Gesù. L’esperienza di Betlemme fino alla fine del mondo, Cerf, 2008, p. 184). Lunaparkisti con i lunaparkisti, come qui a Roma. Ed è così che l’Istituto si è diffuso in molti Paesi e voi avete incontrato tanti di queste piccoli, di tutte le razze, lingue e religioni. I vostri cuori non hanno barriere. Naturalmente, voi non potete cambiare il mondo da sole, ma potete illuminarlo portando la gioia del Vangelo nei quartieri, nelle strade, mescolate alle folle, sempre vicine ai più piccoli.”.

A voi Piccole Sorelle ed in particolare alla nuova responsabile Dolores-Francesca ed al nuovo Consiglio generale va tutto il nostro affetto e la promessa di una compagnia quotidiana nella preghiera davanti al nostro “Beneamato Fratello e Signore Gesù”.

fratel Marco jc

Il discorso integrale del Papa