Mentre seguiamo con attenzione e accompagniamo con la preghiera lo svolgimento del Sinodo per il Medio Oriente, da un altro angolo viviamo in prima persona l’evento che rappresenta la visita pastorale del vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi. « Le Chiese particolari – afferma la Lettera pastorale “Su questa pietra… “ -, con la loro storia e le loro tradizioni, non sono frammenti della Chiesa universale, semmai sono frammenti eucaristici di essa, vale a dire reali espressione dell’unica Chiesa, di cui vivono la comunione, dispiegandone variamente l’inesauribile mistero ».

Domenica 17 ottobre, festa di sant’Ignazio d’Antiochia, i rappresentanti dell’unità pastorale (parrocchie di Borroni-Sterpete) affidate alla nostra comunità, si sono ritrovati a Sassovivo per un pomeriggio di preghiera e riflessione in preparazione all’imminente visita pastorale prevista a cavallo tra novembre-dicembre. « Avendo ricevuto il mandato di affidarsi alla Parola, prima ancora di riceverla in affidamento (cf. At 20,32), la Chiesa si ringiovanisce e si rinnova nella misura in cui rimane fedele alla sua vocazione di “discepola della Parola” (Lumen gentium 4) ». In piena sintonia con le esortazioni del vescovo Gualtiero abbiamo ritenuto che l’incontro, oltre al carattere organizzativo, avesse innanzitutto fosse un momento di formazione spirituale.

Tra i momenti straordinari in programma vi sarà la celebrazione della festa liturgica del Beato Charles de Foucauld il 1° dicembre. « La profonda aspirazione alla vita evangelica, dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas e di ciascun membro, è da viversi in pienezza nel cuore del mondo e della Chiesa. È questo il realismo spirituale di Charles de Foucauld » (Costituzioni n. 23).

L’incontro si è svolto in un clima fraterno fino al canto del vespro. « Camminare insieme secondo la volontà di Dio: questa è la grammatica della Chiesa. “La perfezione di chi è in cammino – ricorda sant’Agostino – consiste nella consapevolezza di non trovarsi ancora là dove vuole pervenire: sa bene infatti quanta strada ha percorso e quanta gliene resta da fare”. Che il Signore ci faccia bella e buona la strada! ».

fratel Oswaldo