Oggi, 15 ottobre 2018 è iniziato il cinquantesimo anno di fondazione della comunità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, un evento davvero importante per la nostra piccola Fraternità.

Quarantanove anni fa si celebrava nella parrocchia di Limiti la prima Eucaristia, nella quale si dava il via ufficiale all’esperienza di fratel Gian Carlo con fratel Piero, aiutati dal punto di vista liturgico e sacramentale dal piccolo fratello del Vangelo Paul Collet.

Scriveva Gian Carlo nel suo diario:

15 ottobre 1969: Memoria liturgica di santa Teresa d’Avila

Prendiamo abitazione a Limiti, quanto mai precaria dal punto di vista della minima comodità ma va bene così! Fr. Paul Collet, piccolo fratello del Vangelo, celebra la prima nostra Eucaristia in quel di Limiti. Fr. Paul rimarrà con noi come presbitero sino a quando maturerà diversamente la situazione.

Limiti (292 famiglie) è nella campagna spellana, vasto territorio con case sparse, zona molto modesta, segnata fortemente dalla politica comunista e da rigurgiti anticlericali piuttosto pesanti. Da qualche anno è in piedi un cantiere per la ricostruzione di chiesa ed opere parrocchiali, progetto postconciliare piuttosto ambizioso, data la zona; progettista l’arch. Franco Antonelli di Foligno. Questioni economiche hanno limitato il progetto iniziale ed ora si va un po’ a tentoni, usufruendo di cantieri di lavoro governativi.

Un prete diocesano, don Venanzo Peppoloni, assicura un po’ di assistenza spirituale ma certo non è molto aiutato dall’insieme e poi non vive in loco.

Dopo quasi cinquant’anni ci siamo ritrovati nella chiesa di Limiti di Spello ad aprire questo anno di rendimento di grazie e di giubileo. Molti dei fratelli erano presenti, compresi i due novizi e il postulante che, a Dio piacendo, speriamo possano continuare con noi il loro cammino di consacrazione al Signore.

Durante l’Eucaristia presieduta da fratel Gian Carlo, il priore attuale, fratel Paolo Maria, nella sua omelia, invitava a rendere grazie per quanto vissuto in questi anni di storia e ad essere fedeli allo spiritodelle costituzioni che non hanno fatto altro se non rendere per iscritto quanto vissuto in tutti quegli anni di vita comune, non ancora “codificata” in una regola scritta. La mancanza di fratel Piero, andato in paradiso nel corso di quest’anno, è stata da tutti avvertita e sottolineata. Fratel Gian Carlo ha aggiunto semplici e profonde parole di gratitudine verso la gente di Limiti: «Limiti – ha detto – è cresciuta attorno alla parrocchia ed è chiaro che si debba in qualche modo essere grati alla nostra presenza per questo, ma la gratitudine deve estendersi a tutta la gente di Limiti che ci ha insegnato ad essere preti. Essere preti infatti si impara stando in mezzo alla gente».

Una celebrazione intima, con non molte persone, ha sancito l’inizio di questo anno nel quale, a detta di Paolo Maria, dobbiamo continuare a «mettere davanti Gesù». Questo è il segreto che ci ha condotti tutti in questi anni di cammino insieme.

fratel Marco jc

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