Noi tre fratelli guatemaltechi (Franklin, Jonathan e Oswaldo) abbiamo trascorso il mese di settembre nel nostro paese.

La nostra Fraternità, nonostante sia piccola di numero, è stata generosa nei nostri riguardi dandoci l’opportunità a tutt’e tre di partire insieme e così abbiamo vissuto tanti momenti stupendi in compagnia delle nostre famiglie.

La gioia dell’incontro è stata subito segnata anche dalla situazione molto delicata che sta attraversando tutto il nostro paese. Ai molti problemi comuni a tutta l’America Latina si aggiunge l’instabilità climatica degli ultimi tempi. Il Guatemala è stato colpito l’anno scorso da una lunga siccità e quest’estate dall’opposto contrario: la tormenta Agatha. Di fatto, dal mese di febbraio non ha mai smesso di piovere su tutto il territorio, proprio durante il nostro soggiorno abbiamo assistito a delle lunghe ore di pioggia torrenziale senza sosta. I danni materiali ormai non si contano più, così il numero delle vittime.

Stando così le cose il domani si presenta incerto e pieno di sofferenza, tuttavia rimane la forza di volontà e la solidarietà, soprattutto della stessa gente che sa di non poter contare più di tanto sulle istituzioni o gli aiuti internazionali. I vescovi del Guatemala si sono visti costretti a leggere in tutte le chiese un comunicato dove descrivono la situazione d’emergenza e anche per denunciare apertamente la poca efficienza degli interventi a favore dei disagiati.

Ritengo che non sia necessario riportare le immagini dei disastri, ma piuttosto guardare al domani con lo sguardo dei bambini, pieni di luce e di speranza.

fratel Oswaldo