Si è svolta a Sefforis una giornata di solidarietà da parte di alcune studentesse dell’università di Haifa, provenienti da diverse cittadine della Galilea. Si trattava di alcune iscritte al corso per assistenti sociali che, al fine di conoscere le realtà lavorative nelle quali è indispensabile la loro figura, si sono rese disponibili per questa iniziativa.



Per l’Istituto Educativo Assistenziale di Sant’Anna, nel quale lavoro da circa tre anni, è stato un momento importante per far conoscere ad alcune giovani, che in un futuro potrebbero essere chiamate a prestarvi il loro servizio lavorativo, l’importante opera che si realizza in questa struttura.

È anzitutto significativo mettere in evidenza che hanno aderito non soltanto ragazze arabe ma era presente pure la rappresentanza di una ragazza ebrea che ha reso ancora più ricca ed interessante la giornata.

Il primo impatto con l’Istituto è stato condotto da Georgette, assistente sociale che attualmente lavora a Sefforis e promotrice della Giornata dei Gesti di Beneficenza, coadiuvata da Nevin, coordinatrice degli educatori e da suor Clementina, responsabile dell’Istituto. Come di routine è stato previsto il “giro panoramico” per rendersi conto dell’entità dell’opera che vi si svolge e assaporare la vita e la vitalità dei ragazzi.

Poi la mattinata è trascorsa nel giardino antistante l’entrata per l’opera di abbellimento di un settore attraverso la collocazione di numerose piantine e di fiori. Un gesto semplice ma molto apprezzato dai ragazzi che hanno notato immediatamente al differenza dovuta al passaggio di queste operose volontarie.

Poi ci si è spostati all’interno e, dopo un succulento pranzo, l’opera è proseguita nella decorazione di un corridoio che tutti i giorni vede il continuo passaggio dei ragazzi da una zona ad un’altra della struttura. Un modo per dire loro la simpatia, l’impegno e la gioia di aver potuto realizzare qualche cosa di bello per loro.

L’Istituto di Sefforis è diventato di anno in anno una parte bella ed importante della nostra fraternità di Nazaret e non solo, e speriamo che piano piano, attraverso la nostra condivisione, possa diventare importante per molte altre persone che ci seguono.

fratel Marco